Comunicato Stampa - Proposta di adesione al costituendo "Gruppo Bancario Cooperativo" di Cassa Centrale S.P.A.

03 aprile 2017
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L' adesione al Gruppo Bancario Cooperativo è una previsione resa obbligatoria dalla legge di riforma delle BCC varata dal Governo Renzi.
Banca Centro Emilia  ha sperato e lavorato affinché il Credito Cooperativo arrivasse alla creazione di un unico Gruppo Bancario Cooperativo. Tale speranza è naufragata definitivamente il 20 Dicembre scorso quando Federcasse ha preso atto dell’impossibilità di dar vita ad un unico Gruppo e da quel momento il peso della decisione si è spostato sulle singole BCC ed è particolarmente gravoso per quelle, come la nostra, che si avvalgono sia di ICCREA che di Cassa Centrale per l’erogazione di prodotti e servizi bancari.


Giovanni Govoni Direttore Generale di Banca Centro Emilia commenta: “questa scelta è perdente in partenza per una banca ibrida come la nostra che si rivolge alla trentina Cassa Centrale per il sistema informativo e per l’erogazione di tutti i servizi assicurativi e di risparmio gestito, mentre affida a Roma al Gruppo ICCREA tutta la monetica, il credito al consumo e la finanza corporate”.


La decisione quindi, secondo Govoni, non avrebbe dovuto essere appannaggio delle singole BCC che dovranno comunicare ai soci la propria scelta in merito alla capogruppo in occasione delle prossime assemblee di bilancio, tuttavia con rammarico ma con un forte senso di responsabilità abbiamo avviato un lungo percorso decisionale passato dalla valutazione del Comitato di Direzione, all’affidamento di una due diligence ad una società terza compartecipata da BCC che apparterranno ad entrambi i gruppi, e infine per la decisione del CDA avvenuta all’unanimità lo scorso 15 marzo.


“Questo Consiglio" afferma Govoni "ha agito nel solo e pieno interesse della banca, dei suoi soci, del territorio e dei dipendenti, senza alcun condizionamento e libero da qualsiasi conflitto di interesse prendendo in considerazione valutazioni, in seno al Comitato di Direzione, per quanto riguarda la qualità del sistema informativo, del sistema direzionale, dei prodotti e dei servizi. Per quanto riguarda invece gli aspetti patrimoniali e reddituali sono state analizzate le evidenze emerse dallo studio commissionato che ha analizzato i progetti delle costituende capogruppo, avendo opportunamente perimetrato le BCC in virtù delle loro preadesioni o manifestazioni di interesse ed elaborato i relativi bilanci consolidati, sottoponendoli a stress test così come richiesto dalle vigenti disposizioni dell’Organo di Vigilanza e dalla Comunità Europea".


Alla fine di un percorso, inaugurato il 21 dicembre, il CdA ha deciso di aderire al Gruppo di Cassa Centrale Banca (CCB), perché in grado di offrire maggiori garanzie per gli stakeholders della banca, ovvero i soci e i dipendenti. Riteniamo in particolare che il modello risk based proposto da CCB, che assegna alle banche con i migliori fondamentali per quanto riguarda l’assetto patrimoniale, la capacità reddituale e la qualità della governance, maggiore autonomia strategica e decisionale sia premiante per le banche virtuose come la nostra che, nel perimetro delle 110 banche afferenti alla capogruppo trentina, ha ottenuto un rating AAA che la colloca nel primo quartile del gruppo.

 

Aggiunge il Presidente del CdA Giuseppe Accorsi “Alla Banca interessa consolidare la propria presenza nel territorio per dare una prospettiva concreta ai propri soci e clienti premiando la fiducia che non hanno mai smesso di confermarci in questi anni”. Accorsi continua “abbiamo tutta l’intenzione di lavorare, come sempre abbiamo fatto, per mantenere autonoma la nostra banca e per svilupparci nell’ambito delle nostre potenzialità e cogliendo le opportunità che si presenteranno.